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Come ben sapete ormai da anni lo Spid è entrato nella vita quotidiana di tutti noi, e pertanto oggi spiegheremo la differenza tra Spid e CIE.

In questo caso c’è ne parla Namirial, il nostro partner in qualità di Trust Provider.

Semplice, veloce e sicuro: l’accesso ai servizi pubblici online oggi è possibile grazie al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e alla Carta d’Identità Elettronica (CIE), due strumenti di identificazione che permettono al cittadino di utilizzare i servizi in rete erogati dalla Pubblica Amministrazione e dai privati aderenti.

Al fine di risparmiare risorse e uniformare l’accesso ai servizi pubblici in tutto il territorio nazionale, le PA devono integrare nei propri sistemi informativi SPID e CIE per l’accesso ai servizi digitali così da garantire agli utenti la possibilità di abbandonare le vecchie credenziali e contare su sistemi di identificazione unici e sicuri, che tutelano la privacy dei dati personali.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha tra i suoi obiettivi quello di diffondere l’identità digitale, assicurando che venga utilizzata entro il 2026 dal 70% della popolazione. SPID e CIE rappresentano due efficienti soluzioni che rispondono a questa esigenza.

SPID e CIE sono quindi entrambe identità digitali che ci consentono di accedere a una varietà di servizi online, ma cosa li distingue l’una dall’altra? Prima di scoprire quali sono le differenze tra i due strumenti, vediamo le principali caratteristiche di ognuno.

SPID è un’identità digitale composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali, con le quali è possibile accedere con un click ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti, ogni volta che su un sito o un’app comprare il pulsante Entra con SPID. Semplice, sicuro e veloce, SPID può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo: computer, tablet e smartphone.

La CIE è prima di tutto uno strumento con cui è possibile accertare l’identità del titolare, ad esempio durante lo svolgimento di procedure amministrative presso uffici pubblici o in tutte le situazioni che richiedono una verifica dell’identità. Contiene un microchip contactless che consente di completare importanti operazione, come l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni abilitate.

È possibile richiedere la Carta d’Identità Elettronica alla scadenza della propria carta d’identità cartacea o elettronica o nel caso di furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità. Va però ricordato che grazie al decreto legge Semplificazioni, che si pone l’obiettivo di incentivare l’utilizzo della CIE, è possibile richiedere il nuovo documento anche prima della scadenza naturale del precedente per i cittadini che sono in possesso di una carta identità cartacea o di una Carta di Identità Elettronica di prima o seconda generazione.

5 differenze tra SPID e CIE 

Una volta chiarito cosa sono SPID e CIE, vediamo quali sono le cinque principali differenze tra il Sistema Pubblico di Identità Digitale e la Carta d’Identità Elettronica:

  1. Modalità di rilascio: per ottenere le credenziali SPID è necessario rivolgersi a uno dei gestori di identità accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Ogni gestore offre diverse modalità per richiedere e ottenere SPID e questo consente di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Va inoltre evidenziato che i tempi di emissione delle credenziali cambiano in base al gestore di identità e alle modalità di riconoscimento scelte. La Carta di Identità Elettronica è il documento d’identità emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato che, grazie a sofisticati elementi di sicurezza e anticontraffazione, permette l’accertamento dell’identità del possessore. La CIE può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o dimora a partire da centottanta giorni prima della scadenza della propria carta d’identità o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento;
  2. Chi può richiedere le identità digitali: possono attivare SPID tutti i cittadini maggiorenni, in possesso di un documento italiano in corso di validità, mentre la CIE viene rilasciata ai cittadini italiani minorenni fin dalla nascita e la validità varia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento: 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età e 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni;
  3. Costi: l’utilizzo di SPID per il cittadino è gratuito, ma è possibile attivarlo scegliendo tra modalità gratuite o a pagamento, in base al gestore d’identità scelto. Una volta ottenuto, l’utente non dovrà sostenere alcun costo o canone. Il rilascio della CIE ha invece un costo fisso di 16,79 euro che può essere maggiore in alcuni Comuni che prevedono specifici costi di segreteria e diritti fissi;
  4. Sicurezza: SPID ha tre diversi livelli di sicurezza. Il primo livello permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password, mentre il secondo livello consente l’accesso con nome utente e password più un codice temporaneo di accesso OTP (One Time Password), fornito tramite SMS o App. Infine, il terzo livello prevede, oltre alle credenziali, l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (ad esempio: smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità. La Carta d’Identità Elettronica è invece accompagnata da due codici di sicurezza, il PIN (Personal Identification Number) e il PUK (Personal Unblocking Number) e per usarla è necessario un lettore di smart card. Tuttavia, con il Decreto 8 settembre 2022 sulle Modalità di impiego della carta di identità elettronica sono stati introdotti tre livelli di autenticazione anche per la CIE: Il livello 1 (basso) richiede un solo fattore di autenticazione, il livello 2 (significativo) che richiede l’autenticazione a due fattori e il livello 3 (elevato) basato sull’uso materiale della CIE e su un fattore di autenticazione fra conoscenza e inerenza;
  5. Firma di un documento elettronico: con SPID è possibile firmare documenti elettronici, con validità legale, direttamente online. IL formato del documento predisposto per la firma deve rispettare le specifiche PDF versione 1.7 o successive ed avere un profilo di tipo PDF/A-2. La firma è invece apposta secondo lo standard PaDES. Il procedimento è piuttosto semplice:
    • L’utente clicca sul pulsante Firma con SPID, autenticandosi tramite il proprio IdP;
    • Il Service Provider (SP) invia il documento con il proprio sigillo elettronico all’IdP per verificare l’identità del firmatario;
    • L’IdP, previa nuova autenticazione da parte del firmatario, appone il sigillo e restituisce il documento firmato all’SP;
    • Il Service Provider rende disponibile al firmatario la versione firmata del documento.
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